Suggestivo, fiabesco, evocativo, poetico, avvolgente, commovente, mirabile o mirabolante, cinematografico, leggendario, superbo, classico, mitico, dolcissimo, inebriante, epico, sublime, bellissimo, scabro, selvaggio, ricco, sorprendente, nebbioso, misterioso, mutevole, luminoso o lucente, splendido, rasserenante, sensuale, romantico, antico, coinvolgente, autunnale (primaverile, invernale; mai estivo), eterno, antropizzato (poco o molto, o scarsamente), vasto, vertiginoso, aulico, …Un paesaggio può essere tutto questo e molto di più (o di meno): basta chiudere in una parola l’emozione che produce nella nostra mente, descrivere l’effetto sul nostro umore. Basta lasciarsi andare alla nostra lingua, magari riconoscere le nostre emozioni nelle parole di un autore amato, o particolarmente efficace. Non ci vuole molto, solo un po’ di sensibilità e l’allenamento a vedere e a cogliere il bello (o il brutto!). Tutto si può dire di un paesaggio, ma proibirei, anzi sanzionerei l’uso dell’orrendo, fasullo e provincialoide “mozzafiato”. Un aggettivo finto, usato a ruota libera, per sentito dire, senza senso. Un aggettivo che odio per la sua inadeguatezza e incapacità di raccontare le nostre emozioni.
Ti odio
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