Se siete abbastanza grandicelli vi ricorderete dello slogan (noi della pubblicità lo chiamiamo head line) “Chi Vespa mangia le Mele“, che festeggiava una bella campagna pubblicitaria della Vespa (Piaggio).
Invece Gianfranco Soldera – produttore di un sublime Brunello di Montalcino, già noto per la vocazione e la sensibilità ambientalista – ha alzato lo sguardo per puntarlo su una vespa che non ha niente a che vedere con il made in Italy, ma che è “made in China”. Una vespa giunta clandestinamente nel nostro paese, con (pare) una spedizione di bonsai cinesi. E se i clandestini sono una partita aperta, da noi in Italia, in questo caso si tratta di un clandestino che va respinto fermamente. Perché questa vespa (piuttosto grossotta) si nutre di api e potrebbe essere il colpo mortale a una specie – quella delle api – già in grosse difficoltà anche a causa dei pesticidi che ne fanno strage. Anzi, per respingerle queste vespe è già tardi, perché si stanno già diffondendo in tutta Italia….
Super opportuno perciò l’intervento dell’ottimo Soldera, che ha segnalato il pericolo sul Corriere della Sera, e che oltretutto si esprime da Montalcino, un sito giustamente rinomato per il Brunello, ma anche per il miele.
Grazie alla ricca e singolare gamma di fiori e piante che fanno parte del paesaggio, a Montalcino l’apicoltura è particolarmente avvantaggiata. Proprio qui, a Montalcino, ai primi di settembre, si svolge una fiera internazionale del miele, che richiama da tutto il mondo produttori e consumatori del prezioso dono che ci fanno le api.
Che fare? Ce lo dirà presto A S G A; l’associazione degli apicoltori. Ma intanto spargiamo la voce; le api che muoiono non ci possono lasciare indifferenti: il loro ruolo in agricoltura è fondamentale.
Perciò, occhio! Perché “chi vespa ammazza le api“.