Circa otto anni fa viaggiai sul Treno Natura con Domenico Nucera che, per conto di Rai3, girava una puntata di Italia Amore mio, nei luoghi della terra senese. Durante la nostra chiacchierata in treno, attraversando una campagna fiorita di ginestre profumate e guardando luoghi visibili solo da quel particolarissimo treno, nacquero le “Cronache dalla Campagna“. Una prima serie, senza foto (non sapevo maneggiare una macchina digitale), che io scrivevo e Mimmo Nucera postava con qualche saltuario intervento, ma con un contatto frequente tra noi, che stimolava le osservazioni e la voglia di raccontare una campagna preziosa, compresa più dai ferrovieri volontari che anima(va)no il Treno Natura che dalle Amministrazioni locali, che hanno praticamente cancellato l’idea di treno, come mezzo di trasporto e di collegamento, tra Siena- Grosseto e i numerosi comuni di questa fetta di Toscana Sud.
Con l’avvento della decrescita coatta (e ancora poco felice), mentre la classe media (ex)benestante sta imparando – nell’ordine – a: non sciupare più niente, acquistare il minimo, mangiare meno, lesinare il carburante, tirare lo sciacquone una volta al dì, rivoltare giacche e cappotti, il treno potrebbe tornare a essere una fonte di risparmio energetico ed economico per la collettività; e il percorso del Treno Natura (che va comunque manutenuto) tornare a essere un percorso funzionale alla vita quotidiana.
Potremmo tutti ri-prendere il treno, per non essere da meno e per non spendere di più.
Anche l’omaccio nero predicava la fuga dall’igiene “decadente e borghese”, mica solo Grillo e Fulco Pratesi! Così io, che decadente e borghese sono, mi scuso con te ma opto per lo sciacquone frequente e l’odore di lavanda nel wc.
Grillo non so – non mi pare che predichi alcunché relativo agli sciacquoni caserecci – (e manco la sottoscritta, ma è un trend che spopola proprio tra i boghesissimi neo-pauperisti) ma invece ha predicato in tal senso (suscitando curiosità e polemiche, ovviamente) il sindaco di Londra, peraltro borghesissimo e intellettualmente dotato. L’omaccio nero invece chi è?
Infine il treno – per essere un po’ più (!) immagino sia di là da venire, Frecciarossa e Italo a parte.
L’omaccio nero è Mussolini, chi altri? E Grillo di non tirare lo sciacquone ne ha parlato assai, quasi quanto i suoi accoliti. La Zanzara ne ha fatto pure un cult.