La vedo solo perché la luce del sole – il primo sole che non brucia – la svela lasciandola incorniciata dai ruvidi tocchi di legna bigia che aspettano l’inverno. Ha l’esatto colore dei capelli di mia madre e me la ricorda in un attimo di struggimento. Poi la giornata scorre – primo giorno di vero autunno, con le sue luci terse e un incipiente voglia di lana – le castagne le incontrerò di nuovo il giorno dopo, sul tavolo di Luca – giovane cuoco di talento che non perde mai di vista la campagna in cui è nato – che ha trovato il tempo di raccoglierne una manciata per cuocerle nel modo semplice che (quasi) tutti conosciamo dall’infanzia. Lavate e ‘castrate’ (un’incisione della buccia), messe a bollire con una manciata di sale e abbondante finocchiello: le mangeremo ancora calde, o tiepide, o già fredde ma sempre accompagnate con un bicchiere di splendidissimo Rosso – quello vero – di Montalcino. Un Rosso come quello che ha sedotto gli ospiti da Andrea Costanti, che – nel primo giorno di vero autunno – ha raccolto un po’ di amici per raccontare un’idea. Benvenute castagne e idee
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Mi hai fatto venire la voglia di cercare marroni.
Ma con l’estate bizzarra e bollita facile rimediare una gran bella camminata fotografica fra le foglie gialle che cascano e il paniere vuoto.
Di questo si lamentava il Luca succitato. Di aver raccolto una misera manciatina….
Su Raitre si parla di agricoltura, anzi di malagricoltura mi vien da dire.
Ci vorrebbero proprio delle idee…e dei gran calci in c**o ai governanti italiani ed europei.
Negli ultimi anni sono state abbandonate superfici coltivate pari all’estensione del Veneto. Di questo passo, potremo mangiarci soltanto i gomiti.
Nella testata di questo blog appaiono parole tratte da un testo europeo, datato 1996. Si chiama “Dichiarazione di Cork per la priorità dell’ambiente rurale” eccetera. Un testo a mio avviso importantissimo. Ve lo segnalo, potete scaricarlo dalla rete, esiste in tutte le lingue europee.
Questo testo contiene una promessa ai giovani europei, ed è una vera e propria bomba; è stato completamente disatteso da lor signori che erano troppo occupati a giocare in borsa. Ora sono occupati a salvare banche. Però il testo è lì e andrebbe portato all’attenzione dei giovani indignados o meno che siano.
Segnalo questo testo dagli anni novanta a tutti gli amministratori pubblici in carica nelle aree rurali, guardata con noia e indifferenza, anzi fastidio; esattamente come quando in Consiglio Provinciale a Siena sottolineavo l’importanza del “turismo dolce” a piedi, della Francigena, del turismo dei giovani (con pochi soldi ma molte idee), e venivo guardata da (quasi) tutti come un assessore al turismo e cultura un po’ singolare, una signora un po’ snob, che non capisce l’importanza di ‘costruire’ (per abbandonare)…
Scaricatevi la dichiarazione di Cork e poi ne parliamo!