Noi Chez Claudia, gli altri a bocca aperta

Non credo sia casuale che in una manciata di giorni il Papa ci abbia lasciati a bocca aperta con il suo “passo indietro”, l’asteroide comesichiama stia manifestandosi in tutta fantascienza – tra Cuba (una bufala?) e la Siberia (ma sto a spalle strette perché mi dicono che sia in arrivo) – e queste stravaganti elezioni siano precedute (e magari saranno anche accompagnate?) da ondate di arresti cosiddetti eccellenti (ma a me sembrano quasi tutti dei barboncelli rifatti).

Una nemesi? Vedremo, comunque solo e unicamente se il malloppo sarà recuperato; solo allora potremo (dovremo!) spellarci le mani applaudendo la Giustizia in qualsiasi accezione sarà fatta. Perché chissenefrega se quattro tipi che hanno imparato ad annodarsi la cravatta di Marinella – col nodo giusto – finiscono in galera: non serve a niente. Chissenefrega se altri che si son messi a cantare all’ora giusta e vanno in giro ossequiati e riveriti.

Ciò che conta veramente è che i cittadini lavoratori, i giovani, i vecchi, le famiglie, le imprese, il lavoro tutto, rifiutino di pagare per quelli in galera, e anche per chi l’ha schivata. Ciò che conta davvero è fare in modo che tutti restituiscano il malloppo accumulato – pur se tramutato in beni -. Perché ciò avvenga, bisogna calmamente evitare di appassionarsi alla vendetta e guardare ai risultati concreti perseguendoli fermamente; spingendo e premendo e facendo opinione solo in quella direzione.

La stessa determinazione, l’identico cinismo che loro hanno messo in campo nel molto benederubare la collettività, vanno investiti per far tornare i soldi indietro. Perché se ciò non accade tutto sarà stato inutile: persino la rinuncia del Papa (e forse anche l’asteroide e le sue performance). Sarebbe solo un altro spettacolo ad uso dei cittadini, un’altra presa in giro.DSCN4780cavolo e gamberonedessertfine pranzoDSCN4802

Nel frattempo un’amica mi ha invitata @ChezClaudia (www.chezclaudia.it), a Firenze, dove abbiamo trovato un’accoglienza fuori ordinanza; un pranzo di pesce gustoso e leggero: il meglio che potessi desiderare per digerire certe cronache italiane.

2 pensieri su “Noi Chez Claudia, gli altri a bocca aperta

  1. Oggi, all’arrivo di Giuseppe Mussari presso il Palazzo di Giustizia per testimoniare sulle note vicende, il suddetto è stato oggetto di offese e lancio di monetine.
    Ho lasciato, a tal riguardo, un commento sull’articolo del Cittadino on line che mi pare calzi a pennello sotto le tue parole cara Silvana.

    “La rabbia spesso e volentieri è un sentimento legittimo dopo aver sofferto di una forte ingiustizia o di una grande prepotenza. Ma la rabbia annebbia la vista e acceca la ragione e i sentimenti quando più che mai si ha il dovere di capire e soprattutto di essere lucidi. Le urla e il lancio delle monetine verso una persona demoralizzata e tirata, decontestualizzano ciò che in questo momento dovrebbe essere l’aspirazione di quanti si sono sentiti traditi o sono stati traditi dalla gestione della banca e dalle ripercussioni che questa inchiesta avrà per la città e per il suo futuro. Ma non si possono costruire edifici poggiando i muri maestri sulle paludi, ciò preme ed è auspicabile in questo momento è stabilire la verità, sapere cosa è successo e comprendere le responsabilità fino in fondo di questa situazione. Oltre, in casi di appropriazione indebita, il ritorno nelle casse bancarie del maltolto con la somma degli interessi di mercato.”

    • Ma sì, ho trovato umiliante lo spettacolino dei “coraggiosi” lanciatori di epiteti e monetine. Magari l’uomo merita anche di peggio; ma perché approfittare di questo momento delicato (mica solo per lui, eh?!) per fargli vedere i “muscoli”?
      Sono convinta che gli stessi che lanciano monetine non avrebbero mosso foglia, se ci fosse il più lontano sospetto di una “risalita”.
      Insomma, la viltà non mi piace; e anche se non mi piace per niente quello che abbastanza probabilmente ha fatto Mussari, credo che tirargli le monetine e umiliarlo sia da selvaggi.
      Quello che mi sembra urgente chiedere, invece, è di riportare in banca tutto quello che ne è dolosamente uscito. Punto. Solo questo bisogna pretendere; umiliare, berciare, insultare non serve a niente, solo a distrarsi dall’obiettivo.

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