Ricordare lo “USP”!

Si pronuncia iu es pi e sta per unique selling proposition, una formula di marketing tutt’altro che campata in aria. A questo proposito mi preme dire che il marketing non è mai campato in aria – solo i giovanottini in tailleur blu di fininvestiana memoria hanno creduto di crederlo – . E solo gli ometti orecchianti che si sono occupati di quella comunicazione un po’ così (pseudo giornalismo che però è anche promozione, ma siccome so usare il computer ti fò pure la grafica, tanto che ce vole), senza analisi, senza cultura professionale, senza esperienza alcuna, se non nell’arraffar soldi, hanno pensato di proporre strategie di marketing, prescindendo da qualsiasi conoscenza (e nello specifico non alludo a quella del politico importante o del potente di turno!).

No lo USP (è stato elaborato dagli scienziati del marketing di P&G,un secolo fa, e funziona tutt’ora)  comporta la consapevolezza di quale sia la caratteristica esclusiva del proprio prodotto – quello cioè che nessun’altro potrà mai permettersi di vantare – , e prevede che se ne abbia cura, la si potenzi, la si metta in bella evidenza, la si proponga al cliente.

Questo mi veniva in mente ieri, mentre girellavo per la bella cantina de il Palazzone, progettata da un architetto che sa di essere toscano e se ne ricorda.

Questo mi torna in mente – non solo a Montalcino, luogo in cui abito attualmente – ammirando un’Italia che produce cose mirabolanti, avendo memoria di sé stessa.

Ma di certo a Montalcino e in altre isole d’Italia, in cui un prodotto eccelso come il Brunello, si esprime in così tanti stili che non finisci mai di farne esperienza, ha dietro facce così appassionate, e nel bicchiere ti dice cose sempre uniche; con un vino così, che ha intorno un paesaggio non ancora carpito da speculazione e miopia, viene più facile dirlo o scriverlo.

“Si ricordi dottore, onorevole, senatore, amministratore, uomo politico di qualsiasi parte: si ricordi dello USP”. E sarebbe ora che, oltre a ricordarselo, la politica italiana e i suoi uomini ne facessero la loro bandiera, il loro iu es pila campagna èun architetto che non dimentica di essere toscanobrunello in cantinaVivere a MontalcinoOgni vigna uno sguardo diverso.

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