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Episodio 05 Sant’Angelo in Colle
https://vimeo.com/93391065
psw: grandmas

Eccolo lì il paesello, la sua gente, le vigne e le vecchie case. E poi Fonterenza e i suoi abitanti e un format che ci ha catturati e ci manda in onda per il mondo … Un giovane di talento – grande talento! – Donal Skehan, uno pieno di energia e di vera curiosità, con una affettività spiccata che usa in modo abile e intelligente, ha fatto un giro d’Italia con un occhio ai luoghi (ha grande senso estetico), un altro alla cucina (è bravo e in crescita di popolarità), un terzo occhio (sarò un caso?) alle donne più vecchie – le nonne! – usandole come testimonial dell’attualità delle tradizioni culinarie (e non solo).

Con una storia semplice e ripetitiva – un format, appunto – scopre un posto, un piccolo paese, e i suoi abitanti; con un copione che viene sceneggiato di volta in volta, con la tecnica dell’istantaneità, su misura delle circostanze e delle storie personali. Un format che fa il giro (televisivo) del mondo, riproponendo la cucina casalinga (pre-made in Italy), per niente folk e un po’ pop. E in questo luogo canta pure la grandezza di un terroir … Enjoy Sant’Angelo in Colle.

Le Donne, Donal, i Pinci e le Donzelle

Donal and the cooking nonnasDSCN6388Mmhmm interesting, says DonalSant’Angelo in Colle è un piccolo paese che ha silenziosamente cambiato pelle durante gli ultimi vent’anni, lasciandosi alle spalle ciò che era ed esponendosi a un futuro pieno di incognite; nel tempo che passa è riuscito a mantenere – grazie alle pietre che raccontano e DSCN6399alle donne che fanno – un fascino raro e coinvolgente.

L’arrivo di Donal Skehan, dal multiforme talento, e della troupe di Fox International, in cerca delle bontà di quell’Italia che piace a tutto il DSCN6412mondo, ha messo in moto un manipolo di infaticabili ‘ragazze’, che hanno animato il paese con sapori e primizie. Tutto così bello che persino gli avanzi erano buoni.

La bellezza non basta mai

DSCN5758Arrivano quassù dopo una gran pedalata nel paesaggio, oppure – più banalmente – in auto; talvolta a piedi; mi aspetto che, prima o poi, giungano a cavallo in minuscole carovane. La meta è nel viaggio, è poter dire “son salito lassù”, un caffè è l’esile premio di una scelta non banale. Oppure – ben più sontuoso – un bicchiere di vino, ma da gustare a piedi nudi (le signore) affacciati sul paesaggio che chiama – anche se sei seduto in uno dei due allegri ed eleganti ristoranti che accolgono il viandante (meglio se acchittato shabby chic); il paesaggio che ti costringe ad alzarti e non limitare la visita e la vista alle bontà che il luogo offre.

Attenzione! Il buono c’è perché c’è tanta bellezza qui intorno; e non tutti hanno capito fino in fondo che la bellezza è indispensabile: all’umore, alla salute dell’anima e pure a quella del corpo. Si sale quassù per nutrirsi di bellezza e va da sé che poi ci si sieda per chiudere il cerchio, tra bellezza e bontà. “Credimi”, mi dice l’ospite gentile e attento “giro molto per luoghi non banali, ma qui c’è davvero qualcosa di speciale”.DSCN5764Se lo capissero tutti – penso, mentre lui parla e prende appunti con il tablet – sarebbe un miracolo, anzi un terno al lotto. Ma sull’idea che siano margaritas ante porcos, mi bevo un caffè e guardo il paesaggio: la bellezza non basta mai, se poi è anche così buona e generosa, figuriamoci!