FURORE

   Risultati immagini per furore steinbeck
Rileggo spesso i libri già letti; la seconda lettura è come quando torni a cibarti con una specialità che ti aveva appagato, che ti ha lasciato un ricordo attraente – proprio come succede quando vai in vacanza nel luogo perfetto o ceni nel ristorante dove sai che ritornerai, perché niente ti ha deluso, anzi ti è rimasto un ricordo tale che hai sempre voglia di ritornarci.
Lo stesso accade con i libri; ma se c’è un libro che non rileggerei volentieri è proprio “Furore”, per la sua carica di disperazione, perché ti fa toccare con mano com’è la vita senza diritti, che cosa succede quando la terra finisce nelle grinfie dei poteri distanti dalla gente, quando i conflitti sociali erano spersonalizzati come il cuore di un tornado che tutto spazza via.
Eppure bisognerà che lo rilegga, per rinfrescarmi la memoria e trovare l’energia e la lucidità per controbattere – insieme a tutti quelli che lo stanno facendo – l’allucinante progetto che minaccia i comuni – popolazione, attività agricole, turismo, paesaggio, economia – del comprensorio Amiata – Val d’Orcia – Maremma.

14 pensieri su “FURORE

  1. Non so che cosa sia il PIT. So solo che è stato fatto un bel piano paesaggistico, che tiene in conto molto adeguato tutti gli elementi e i temi che hanno fatto sì che nei secoli la Toscana sia diventata quel sinonimo di bellezza e cultura per cui è famosa.
    Poi hanno concesso ad alcune imprese (non mi dilungo, ma ci sono tutti i documenti e sono state fatte riunioni e riunioni, anche con consorzi e amministrazioni comunali) il permesso di fare le perforazioni esplorative (prima) e poi di fare gli espropri per costruire 35 trentacinque ‘centrali’ geotermiche, tra Montalcino, Montenero, Cinigiano. Mi assicurano che uno dei punti individuati fosse proprio sotto le mura di Poggio alle Mura.
    Non è uno scherzo di cattivo gusto: è un’idea della Regione Toscana, lo stesso ente che ha studiato e redatto il meraviglioso piano paesaggistico. Basta andare sul sito della regione per rendersene conto. E senza dire niente a cittadini e imprese.

    • Quello che tu chiami meraviglioso piano paesaggistico è il PIT, un testo scritto in sciatto burocratese da presuntuosi alieni alla nostra cultura, gente che non capisce ciò che rende Toscana la Toscana. E te lo dico da toscano non ignorante che si è battuto tante volte contro chi devasta questa terra. Leggilo e te ne renderai conto da sola, se vuoi te ne stampo una copia. Quanto alle perforazioni di cui parli, ho chiesto ma sia in Comune che nel mio sindacato sono caduti dalle nuvole; mi puoi dare gli estremi dell’atto, o almeno un riferimento per trovarlo? Se esiste è grave e va fermato subito, ma anche a Banfi (che sarebbe soggetto di esproprio se scavassero a Poggio alle Mura) mi dicono che non ne sanno nulla. Sul sito della Regione non lo trovo.

      • Il piano paesaggistico della Toscana non sarà redatto come un poema ma è senz’altro uno strumento molto avanzato. Smentito però dai progetti per la geotermia che trovi sul sito della Regione, inclusi i punti in cui è previsto che si trivellerà per saggiare la ‘bontà’ dei progetti e la loro portata. Quanto al Comune: ho avuto occasione di parlare di questo tema – spinoso, scottante e imbarazzante (proprio perché smentisce parole precise spese a sostegno di paesaggio e attività produttive) – sia con il sindaco che con il vicesindaco. Il sindaco l’ho anche incontrato a una riunione affollatissima a Montenero, insieme al sindaco di Castel del Piano. Sono preoccupate, le amministrazioni comunali, se non altro perché si rendono conto benissimo che impianti industriali (oltretutto così numerosi e fitti: se non erro 35 tra Montalcino e Montenero) non gioveranno né alla salute dei cittadini, né all’estetica e al senso delle attività produttive e annienteranno il turismo. Altro che Toscana Felix, pensa all’estetica di Larderello …
        ps: pure il consorzio c’era alle riunioni, penso consapevole dei danni. E’ una mera e cinica speculazione alla faccia di tipicità, etica e poetica, cioè alla faccia dell’economia attuale. Però si può scegliere pure di sperare e dormirci sopra!

        • Addendum: il Sindaco di Montalcino ha anche indetto una riunione con questo oggetto, una ventina di giorni fa, proprio con le associazioni; magari la tua non c’era?
          Tutto si può dire ma non che le amministrazioni comunali siano all’oscuro, o che facciano come se lo fossero. Informati.
          Questa è una iattura, ma è pure un’opportunità: quella di un grande rilancio della Toscana tutta, a livello internazionale, con paesaggio, prodotti, arte e bellezza.

          • La mia associazione non ha partecipato a nessuna riunione con il sindaco sulla geotermia, e non ho trovato traccia del piano geotermico di cui parli sul sito della Regione; mi puoi dare il link? Quanto al PIT o piano paesaggistico se preferisci, non è uno strumento molto avanzato ma una boiata di assoluta mediocrità. Solo degli alieni alla cultura toscana come la Marson e i suoi accoliti possono pensare che un paesaggio vivo, vivente e vissuto si potesse congelare senza ucciderlo. E solo ignoranti come loro possono voler fossilizzare le campagne in un assetto tipico degli anni ’60, che è stata solo una parentesi nel continuo variare del contesto agrario. Questo non è il mio parere, è quello pubblicato del presidente dei Georgofili prof. Scaramuzzi nonché dei presidi delle facoltà di agraria di Firenze e Pisa. A cui si sono associati tutti i sindacati agrari, le associazioni degli agronomi, degli enologi e un’elenco infinito di associazioni e personalità toscane. Intellettuali veri, riconosciuti come tali in tutto il mondo e non solo in contesti radical chic come quelli del PIT. Nemmeno l’orrore di Montelandi, peraltro pari per idiozia al PIT, aveva radunato un’opposizione di tale livello.

  2. PS la riunione in Comune di venti giorni fa c’è stata, e io ero tra gli organizzatori. Ma era solo contro il PIT, niente geotermia. C’era il presidente regionale CIA, quelli provinciali di Coldiretti e Confagricoltura più tanti agricoltori. C’è stata molta rabbia contro il PIT da parte di tutti, sia per i commenti insultanti contro Montalcino che per quello che scrivono dell’operato dei montalcinesi, che non accettano di essere tacciati da assassini del paesaggio. Non lo siamo, e Montalcino non è assolutamente quell’orrore di banalizzazioni, inquinamento, degrado e dilavamento che è descritto nell’ambito 17 del PIT. Noi non siamo la terra dei fuochi, e chi ha scritto quelle accuse infamanti mente sapendo di mentire. Pagheranno per averci diffamato, non è lecito fare danni di immagine a realtà che danno lavoro a tanti e fanno vivere un intero territorio. Il grave danno economico, sia potenziale che attuale, verrà valutato e chiesto personalmente a chi ha scritto quelle cose vergognose. Sborseranno una fortuna, questa volta andremo fino in fondo e abbiamo l’appoggio pieno di tantissime istituzioni di ogni tipo.

    • Alla riunione non c’ero e a me è stata annunciata come te l’ho citata. Però a Monenero, dove si parlava di geotermia e centrali a Montenero stesso, a Montalcino e a Cinigiano, il sindaco c’era e abbiamo pubblicamente parlato di questo, nonché della ricerca in corso per stoppare il progetto. Non l’ho sognato (c’erano più di duecento persone). Quanto a mobbing nei confronti di Montalcino non ne sono a conoscenza, tantomeno ho letto critiche come quelle che citi sui documenti (che mi sembrano non tanto descrittivi, quanto di lavoro e di classificazione) del PIT.
      Mi pare poi che l’attività prevalente a Montalcino (vino e turismo, semplificando al massimo!) non sia affatto un qualcosa da mettere in dubbio, semmai da alzare di qualità (turismo), ma è una mia personalissima opinione, che non ho mai nascosta …

      • La critica del prof. Scaramuzzi la trovi sul Corriere della Sera o su internet, come trovi su internet quella dell’ordine degli agronomi di Firenze e di Grosseto, degli enologi toscani e di quelli italiani, di Confagricoltura nazionale e di tutte le provincie toscane, della CIA, di Coldiretti, di una cinquantina di Sindaci e, molto feroce, dell’assessore regionale all’agricoltura che ha rifiutato pubblicamente di firmare il PIT. Trovi anche la critica del capogruppo PD in consiglio regionale, che dice che lo devono tagliare radicalmente. È sufficiente per dire che è una porcata? Sennò basta aspettare, al ritorno dalle ferie ci saranno molte altre critiche. E poi denunce. Sul sito della Regione Toscana i 35 pozzi geotermici non ci sono, ma il PIT si e puoi stampare l’ambito 17 che calunnia ferocemente Montalcino. Leggilo. Il PIT non vuole migliorare vino e turismo a Montalcino, cosa che deve essere fatta, vuole castrare ogni sviluppo. Cosa diversa e inaccettabile, perché per fare meglio si deve fare qualcosa di nuovo. Sempre.

        E stiamo in tema con il titolo; furore. Contro gli arroganti che pretendono di decidere il futuro della Toscana senza sentire i toscani.

        • Andrò a leggere. Ma la Regione Toscana è amministrata da toscani, no? (E forse qui il discorso potrebbe sviluppare ulteriori temi). La Toscana ai toscani, dunque e il resto del mondo ai meticci … Scherzo, ma le centrali geotermiche saranno fatte da aziende “di fuori”, e trovata la pagina web te la mando.

          • Cara, con toscani intendo anche tu e le tue figlie che qui vivete. Lo sai. Invece l’ignorante e arrogante prof.ssa Marson che amministra la Toscana non è Toscana, manco un po’. Guarda te com’è strano il mondo.

  3. Ehh, caro Stefano, ma l’avevo capito … ma ‘sta Marson pensavo che fosse una toscana … sì, lo so il cognome dice nord est, ma anche il mio … eppure il Renato Biasutti, come sai, fu a Firenze eccetera eccetera. Ma io avevo capito benissimo che ero chiamata ‘dentro’ e non fuori. Com’è andato il ferragosto?? E la mamma? Non l’ho più chiamata perché ho capito (anch’io sono così) che preferisce prendere lei l’iniziativa (“ti chiamo io quando s’è risolto tutto”, mi ha perentoriamente dichiarato). A presto ..!

  4. Mamma sta bene e iersera è scesa a cena con me, la settimana prossima dovrebbe essere “visitabile” ma chiamala quando vuoi. Abbiamo avuto un Palio bellissimo, Giovannino ora è con la sua mamma ma ha passato un’estate spettacolare con i bimbi di Scansano ed è nero come un tizzone.

Rispondi a Silvana Biasutti Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *