L’Italia è un paese sempre più strano; anche la primavera è stranita. Intere colline sono diventate giallorosse – non in quanto tifose della Roma – e qualcuno magari si irriterà anche perché lo scrivo. Perché l’Italia è così strana che se scrivi che è stato fatto qualcosa di sbagliato fai del male all’economia, perciò chi sbaglia deve essere tutelato e di sbagli non si deve parlare perché si diventa disfattisti …
Mi viene in mente il sindaco di Cortina che si è irritato in quanto le Fiamme Gialle hanno pizzicato un po’ di evasori e ha dichiarato: ecco adesso quelli lì andranno a fare shopping altrove. Quasi che, pur di far arrivare turisti nel suo comune auspicasse totale tolleranza per chi evade il fisco. Anche se penso che quella specifica mossa fosse più che altro propagandistica e demagogica, ho trovato la dichiarazione di costui alquanto rivelatrice dello sbandamento di certi supposti public servant.
Ho fotografato intere colline rosso fuoco (quelli lì sono i più cretini: non hanno nemmeno letto le istruzioni), filari di vigneti che paiono sottolineati con la tempera vermiglione, bordi di strade sventatamente arrossiti, prati a macchie di leopardo …
Pubblico solo una di quelle foto in cui non si riconoscano né aziende né luoghi geografici. Ma la mia domanda resta – anno dopo anno – sempre la stessa. Lasciando perdere ogni considerazione relativa alla salute (anche di chi usa questi prodotti), ma non ci si rende conto di quanto si ammazza il paesaggio, diserbando intere colline e facendole diventare color autunno, durante la primavera? Conosco già le risposte – sono davvero disperanti – e trattano (anche) il turista da idiota.
Sarebbe un discorso ben lungo da fare; io mi limito a chiedere “dipingereste la primavera con i colori dell’autunno?”.
Mi permetto di mettere due link: uno di inizio anno, uno di pochi giorni fa relativi all’argomento….. che è bene si veda…
http://andreapagliantini.simplicissimus.it/2014/01/16/lerba-arancione-di-colle-val-delsa/
http://andreapagliantini.simplicissimus.it/2014/04/04/effetto-diserbante-nelle-vigne/
Grazie per i link Andrea (il tuo post mi era sfuggito!); se non altro non sarò la sola pazza invasata che fa guerre a fondo perduto. Purtroppo ci sono molteplici ragioni per essere spaventati dal diserbo … e dalla tetragona stupidità degli autolesionisti che insistono a spargerlo.
Io sono fra quelle persone che maledicono la pratica del diserbo per rispetto del prossimo e per amor proprio.
mai avuto dubbi in proposito. ti confesso che non ho ancora ben capito perché quelli che passano il diserbante (non parlo delle grandi aziende che lo fanno per tagliare mano d’opera), i piccoli agricoltori intendo, si sentano così ‘moderni’ con questa pratica suicida …
C’è anche chi ha un piccolo orto, un piccolo oliveto o trenta vti per fare il vino per casa e ha tutti i bordi del terreno bruciato dal diserbante. Questi sono ancora più incomprensibili.
In questi giorni ho fotografato di tutto (ovviamente non per pubblicare, ma per mia memoria): dalla grande azienda che pubblica sulle sue news racconti dell’uso dello scavallatore “perché così facciamo a meno del diserbante” e ci son foto con i filari ben irrorati con erba rosso fuoco, a un nostro amico molto bio che, oltretutto in vigna super visibile, ha fatto passare una super dose di robaccia. Poi ci sono i piccolissimi agricoltori, che coltivano per sé e per il proprio consumo famigliare che passano i bordi degli orti (altrimenti splendidamente tenuti) con dosi che devono essere massicce, perché ci son dei bordi di colori incredibili. Questi ultimi sono davvero stupidi, perché si avvelenano da soli, quando basterebbe passare con il tosa erba … o forse sono solo ignoranti, disinformati …