Chi se lo ricorda Alfredo Bongusto detto Fred?! Con la sua Frida (t’aggio voluto bene), la rotonda sul mare, dove ho ballato anch’io (e patito una congestione epocale), ma soprattutto gli “spaghetti, pollo insalatina (e una tazzina di caffè)” di un’italietta che pensavamo di aver lasciato alle nostre spalle… e invece riemerge davanti e intorno a noi, senza la poesia di quegli anni, ma come una specie di immiserimento collettivo, che ha poco a che fare con i soldi e molto con la tv becera e regressiva, con la politica che chiede al popolo di essere sempre più bue, con un bel pezzo di paese sbocconcellato da casette e fabbrichette, condoni e sanatorie, incurante e incapace di capire che cos’è la bellezza e dove stia la bontà.
Anche ieri mi dicevano “ma com’è bello, ma com’è buono; com’è tutto affascinante, qui da voi; che bel paese l’Italia, da noi hanno distrutto tutto…”
Ottimo articolo!
Poche parole e tutte giuste.
Quando si dice, il dono dela sintesi..
dono diventato ormai rarità.
P.P.
E sì che di solito mi si rimprovera di essere troppo descrittiva e prolissa…