Quando ero bambina, sentendo citare “cupio dissolvi” traducevo mentalmente la locuzione, con un’immagine – un nembo nerissimo, che si scioglieva, dopo un momento di crisi – . Mi torna in mente quell’immagine infantile in questi primi giorni di novembre e non è del tutto sbagliato; visto che il mese è iniziato con orizzonti piovosi e pesanti, con una gran nebbia e idee freddolose. Ognissanti ha confermato la tradizione meteorologica un po’ cimiteriale, salvo poi, nel pomeriggio, offrire uno spettacolare scenario di vigneti imbionditi dall’autunno a brillare sotto il sole. Poi novembre prosegue il suo cammino con un alternarsi di giornate con sole radente e grandi transumanze di nuvole che si sbriciolano nel vento; poi pioggia, di nuovo. Una doccia scozzese di umori che fa venir voglia di girare con macchina fotografica a portata di mano… Altro che desiderio masochistico di finire nel nulla, come vorrebbe il tempo d’autunno.
Godiamo di quest’altro racconto che ci offre il cielo mentre osserviamo con cautela estrema le vecchie novità della politica nostrana. Ma che si sciolga la malinconia, proprio come quel nuvolone nero della mia infanzia che si dissolveva, al posto mio.
E dovresti sentire il rumore dei frullini elettrici che buttano in terra le ulive fra le altre cose da annotare del mese di novembre
Ah sì, certo. Novembre è un mese complesso; c’è chi si preoccupa di ‘arieggiare’ la vigna, chi fa lavori di vero e proprio restauro. Ma il cuore della cosa mi pare sia in due luoghi ben distinti e altrettanto piacevoli: La cantina e il frantoio. Buona molitura!
…Novembre è un tripudio di colori,e “atmosfere ” naturali che incantano…e un po’ stordiscono tanto sono intense e continue…da inciampare ad ogni passo!!!…E anche le tue descrizioni fanno sognare…un saluto