Anche se si spendono infinite parole per celebrare la vecchiaia come il momento in cui i pensieri si fanno più profondi, la visione più nitida (ma non la vista!), l’intuito si affina, invecchiare può essere una iattura.
Tutto scorre meglio, e diviene, più felicemente se i compagni di strada sono di qualità.
L’incidente di percorso che mi ha costretta a riposo quasi totale ha lasciato spazio a due libri che mi son letta con un occhio solo. Alla fine del secondo mi sono accorto che questi due memoir – vitali, dinamici e per niente compiaciuti – affondano entrambi lunghe radici a est, come sempre più frequentemente mi succede. (Anche la tela di Lisa Corti viene da est!).
…anche se sei una ragazza di 27 anni, ci aspettiamo sempre grandi nuove cose da te…la classe non è acqua, e l’anagrafe è un dettaglio…
Grazie per l’incoraggiamento – che leggo tardivamente (ma per ora non può che andare così!) – ma i miei “27” ahimé non sono un palindromo: posso solo utilizzarli per fare qualcosa di utile, si spera.