Ciao Merkel!

Abbiamo pensato di chiamarci EUS o ESU – europa sfigata unita –, dopo esserci trovati intorno a un tavolo, da Pino e Daniela: greci, spagnoli e italiani. Ma sia ben chiaro: niente di consolatorio. Passato, presente e futuro di un’Europa, la cui ultima guerra fratricida ce l’ha ben presente solo la sottoscritta – il mio primo ricordo d’infanzia è uno spezzone incendiario! –, ma alla vigilia delle “misure” che gli anatomopatologi (incaricati dai politici) ci commineranno a partire da lunedì (pena il crollo dell’Euro: e sarebbe colpa nostra, di noi che non accettiamo di pagare invece dei grandi evasori e delle imprendibili mafie di connivenza universale), di un sabato che dovrebbe essere quasi inverno e invece è quasi primavera; due greci, una spagnola, i suoi figli italiani e la sottoscritta. Sappiamo di essere incorreggibilmente mediterranei, ma non per questo colpevoli. Tra tutti abbiamo mangiato zuppa di pane, mezze maniche alla molisana, cacio e pere al forno, insalata, bollito misto col ‘bagnetto’, orecchiette con i porcini. Dovremmo studiare un dazio d’ingresso nel sud d’Europa e destinarlo ai nostri giovani, prima che la Spectre si impadronisca di tutto questo bendiddio.

* Non sono riuscita a caricare questo post, in quei giorni. Mi sembra sempre attuale, anche “dopo” questo primo “prima”.

2 pensieri su “Ciao Merkel!

  1. Cara Silvana, una piccola riflessione. L’Europa ha appena terminato il secolo americano e prima c’era stato quello inglese preceduto dal francese e dallo spagnolo. Ci sono stati secoli italialiani e molti romani, e tutti questi (pur con i loro chiari e scuri) sono stati periodi di grandezza culturale e di avanzamento dell’umanità. L’Europa è andata indietro solo nei secoli bui, e chi era egemone in quei tempi? I tedeschi. Sarà un caso, ma l’unica Europa che è andata indietro è anche l’unica che abbia mai parlato tedesco. E ora che vogliono a tutti i costi far parlare tedesco ai mercati cosa sta succedendo? Vanno mica in giù?

    • Difatti mica simpatizzo, con i miei amici tedeschi – di cui amo la lingua e il senso musicale della loro cultura, ma che sospetto di essere affetti da un’inconscia ‘invidia’ per le vaghe genti mediterranee (leggi appunto greci, italiani, spagnoli). E quando penso a Frau Merkel immagino che non ci si possa aspettare niente di buono da una che ha passato buona parte della vita in quella DDR che ci piaceva solo come teatro per le meglio spy stories del ragazzo Le Carre.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *