O tempora, oh meteo …

“Mi sono smarrita, ciao, ma che giorno è?!” …
Scendo lungo una vigna che sta lasciando al vento tiepido manciate di foglie ancora bagnate dalle piogge di ieri e dall’umido della notte. I colori sono più netti di quanto io non ricordi, in questa stagione: le vigne sfolgorano e luccicano, oro e scintille d’acqua nel sole, contro il bosco di lecci, ancora più scuro per l’acqua e l’incapacità di luce.
Scendo di corsa – quasi – di fretta, di voglia di colazione e di tè caldo e pane abbrustolito e frutti di bosco secchi e noci. Il cibo, certo, ma davvero non stimolato dal freddo, in questa tiepida mattina di novembre.
Lei è lì, sola e smarrita e la coglie l’angolo estremo del mio occhio. Argan diceva che non vedi se non pensi e mi succede sempre, quando scendo per questa strada, di pensare alle ginestre che ti inondano del loro estremo profumo, da maggio a luglio. No, sempre magari no, ma stamane ci stavo proprio pensando.DSCN2170
Mi avvicino e la stringo tra due mani … annuso: è maggio di nuovo. Piccolo e solitario mese di maggio, in questo novembre di disorientamento.