L’Italia è un paese sempre più strano; anche la primavera è stranita. Intere colline sono diventate giallorosse – non in quanto tifose della Roma – e qualcuno magari si irriterà anche perché lo scrivo. Perché l’Italia è così strana che se scrivi che è stato fatto qualcosa di sbagliato fai del male all’economia, perciò chi sbaglia deve essere tutelato e di sbagli non si deve parlare perché si diventa disfattisti …
Mi viene in mente il sindaco di Cortina che si è irritato in quanto le Fiamme Gialle hanno pizzicato un po’ di evasori e ha dichiarato: ecco adesso quelli lì andranno a fare shopping altrove. Quasi che, pur di far arrivare turisti nel suo comune auspicasse totale tolleranza per chi evade il fisco. Anche se penso che quella specifica mossa fosse più che altro propagandistica e demagogica, ho trovato la dichiarazione di costui alquanto rivelatrice dello sbandamento di certi supposti public servant.
Ho fotografato intere colline rosso fuoco (quelli lì sono i più cretini: non hanno nemmeno letto le istruzioni), filari di vigneti che paiono sottolineati con la tempera vermiglione, bordi di strade sventatamente arrossiti, prati a macchie di leopardo …
Pubblico solo una di quelle foto in cui non si riconoscano né aziende né luoghi geografici. Ma la mia domanda resta – anno dopo anno – sempre la stessa. Lasciando perdere ogni considerazione relativa alla salute (anche di chi usa questi prodotti), ma non ci si rende conto di quanto si ammazza il paesaggio, diserbando intere colline e facendole diventare color autunno, durante la primavera? Conosco già le risposte – sono davvero disperanti – e trattano (anche) il turista da idiota.
Sarebbe un discorso ben lungo da fare; io mi limito a chiedere “dipingereste la primavera con i colori dell’autunno?”.