Ho ascoltato con interesse oggi alla radio, mentre guidavo in val d’Orcia e adiacenze, un manipolo di scrittori del Nordest parlare della scomparsa del paesaggio nel Veneto – un paesaggio rinomato costellato di ville patrizie (tra cui quelle palladiane); e qualcuno diceva pure che la risulta di un’industrializzazione fatta senza pianificazione e senza valutare gli effetti che avrebbe avuto sul paesaggio (con ricadute drammatiche in diversi ambiti), dovrà essere recuperata – deve essere recuperata, dai cittadini delle nuove generazioni … I ragionamenti e la discussione erano tutti molto interessanti; nel frattempo io attraversavo paesaggi famosi della Toscana meno antropizzata, eppure anche qui segni di scempi permessi da sindaci e da regione. Ma naturalmente qui siamo partiti da una zona e da situazioni di meraviglioso abbandono. Ora, nonostante la crisi e i mutamenti prodotti (o forse proprio a causa di quelli c’è un nuovo incubo, quello della ricerca di risorse “rinnovabili”, cioè energia dalla geotermia. Quello che non si rinnoverà nel caso si dovesse intraprendere quella strada, è proprio questo paesaggio, ancora incompreso dalla politica e dai sindaci
Svanimenti
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