Ladruncola, quasi

Ero andata in edicola per il pieno domenicale  –  ogni tanto mi lascio andare a uno scialo di cose da leggere… – : il Corrierone, il Fatto, la Repubblica (massì!) e l’Internazionale. Il conto era di sei euro e sessanta.
La bimba che stava dietro al banco avrà avuto sì e no vent’anni e un bel faccino rotondo e liscio.
Era la prima volta che la vedevo e le ho chiesto se era cambiata la gestione; “no – mi fa lei – c’è sempre il mì cugino e io gli do una mano, oggi”.
Le allungo un biglietto da cinquanta euro, ma sono anche piena di monetine e sotto il suo sguardo attento tiro fuori anche una moneta da cinquanta e un’altra da venti centesimi.
Osserva con i suoi occhioni da bimba intelligente la mia chioma bianca e un po’ disordinata, mi chiede se voglio ‘una bustina’ in cui riporre i giornali (che le paiono tanti) e comincia a darmi il resto con diligente attenzione: una monetina da dieci centesimi e quattro pezzi da un euro. Poi, senza smettere di guardarmi fisso negli occhi, mette sul banco un biglietto da dieci e uno da venti euro.
Io sto già scorrendo i titoli delle prime pagine dopo aver rifiutato la ‘bustina’ e mi infilo automaticamente in tasca le monete del resto. Sto per mettere via allo stesso modo anche i due biglietti (totale 30 eu) che sono ancora sul bancone, ma mi accorgo che il suo sguardo non si stacca da me, quasi stesse esercitandosi a ipnotizzarmi. E’ giovane e mi fa tenerezza, ma c’è qualcosa di eccessivo nella fissità con cui mi guarda.

Qualcosa che mi distoglie dal sentimento materno e mi fa ricontare il resto: “con questi sono dieci, dico estraendo le monete dalla tasca della giacca, più dieci fanno venti, più venti (i suoi occhi non lasciano i miei, in un estremo tentativo di coinvolgimento ipnotico), fanno quaranta.” .
Non fa una piega, i suoi occhi non mi lasciano; allora ripeto il mio mantra; “questi sono dieci, più dieci venti, più questi altri venti sono quaranta”, questa volta sono più decisa e dentro mi sto arrabbiando.
Senza distogliere gli occhi dai miei, infila bruscamente una mano nel cassetto e con malagrazia (senza una parola, con le labbra improvvisamente strette) mette un altro biglietto da dieci accanto agli altri.
Penso che se continua ad allenarsi ce la farà. Il mondo è pieno di vecchie signore un po’ frettolose e molto distratte, ansiose di leggere qualche notizia un po’ diversa dalle solite.

18 pensieri su “Ladruncola, quasi

  1. Non c’è poi molta gente che compra un fastello di quotidiani (ma anche solo uno) e fare la cresta di dieci euro sul resto non è un buon incentivo alla lettura e al buon andamento di un edicola.
    E’ giovane e l’ingenuità, più della disonestà ha il sopravvento, ma se il buongiorno si vede dal mattino, in questo paese farà una bella carriera.

    • L’impressione che ho avuto, caro Andrea è stata quasi di “paura”; sì, paura fisica, al momento, perché mi è parsa per un attimo l’incarnazione di uno di quei non pochi giovani che hanno impugnato un coltello o un randello, per far fuori un parente, un genitore, un conoscente, per soldi – magari pochi soldi – . Ma è stato – ovviamente un attimo, come un sentore, una percezione effimera.
      Poi la paura è divenuta più concreta, e dura tutt’ora: riguarda questo paese, in cui #Equitalia rapina il 9,5% di aggio sulle riscossione (oltre a more e interessi, su cui ovviamente ri-riscuote la suddetta percentuale; v. Corsera di ieri, articolo di S.Rizzo), in cui i fornitori di servizi – cominciando dai telefoni per proseguire con l’energia (carburanti, ad esempio)- si sono trasformati sotto i nostri occhi in altrettanti rapinatori.
      Se una ragazzina cresce in un mondo di farabutti in doppiopetto di grisaglia, non può che trasformarsi in una potenziale ladruncola.

  2. …A me sembra una gran furba!E anche molto “intenzionale”…non ci vedo ingenuità…E il fissare in quel modo è molto negativo..Mi rattrista molto.Lavoro anch’io al pubblico,e capita di sbagliare i resti…L’altro giorno un cliente era convinto di avermi dato 25 euro invece di 40…Ma io ero certa dei 40 e gli ho fatto il resto a questi.Non mi piace fregare la gente.E mi dispiace che si possa approfittare di chi è in difficoltà,o distratto…Un saluto Eli

    • Gli occhioni erano ingenui, ma la bimba era una satanassa, credimi. Certo che ci si sbaglia a dare il resto; ma lei invece non si era sbagliata a scambiarmi per una pollastra distratta!

  3. Si,credo anch’io che ci abbia provato…e ci riuscirà presto ,con qlkuno…A me fa cmque,tristezza….Forse sono ingenua…Non so.Che sia già “furba” a quell’età,mi rattrista…Da “grande” cosa diventerà?….un saluto Eli

  4. …robe ormai ordinarie direi, in posti dove c’è un bel traffico ci vien fuori uno stipendo a fine mese…io ho imparato a controllare sempre, anche al super…

    • “In tempi di recessione aumentano i reati contro la proprietà, in tempi di ‘crescita’ aumentano i reati contro la persona”, mi pare di aver letto da qualche parte.
      Ora – leggendo e ascoltando – mi pare che aumentino i reati in generale. Anzi mi pare che l’Italia sia popolata da un’illegalità diffusa.
      Del resto le mafie prosperano e hanno un pil più alto di quello dello stato (Stato?). Anzi direi che da questo punto di vista lo Stato è stato, ormai.

  5. …Buon di’,Silvana…Si,bisogna stare sempre in guardia…Io,poi,ho anche “l’aggravante” di sembrare straniera,e bonacciona,e non puoi immaginare le brutte gaffes che fanno i miei stessi concittadini,quando provano a “rifilarmi”delle fregature!….che tristezza e quanto mal costume!…capisco lo straniero,super guardingo…un saluto Elisabetta

    • Cara Elisabetta (ma ci conosciamo, vero? Chez Pagliantini, magari), Nonostante tutto preferisco far parte di quelli che rischiano di essere fregati, anziché dei ladrones.

  6. Scusa, ma di che ti meravigli? Quando eravamo bambini tutti abbiamo rubato ciliegie, frutta varia e qualche merendina. Alzi la mano chi non l’ha fatto. Poi arriva l’adulto del caso e ci da un sano scappellotto, insegnandoci che non si fa. L’onestà non è innata, è una acquisizione. O un portato dell’esperienza, vedi tu. Viva la piccola satanassa, indiscutibilmente ladra. Se ha bravi genitori, bravi insegnanti e bravi adulti intorno che la reprimono (abbasso la Montessori!) verrà su benissimo.

  7. Perché aveva tutte quelle teorie devastanti sui bambini che devono educare gli adulti, e sui genitori che devono essere prima di tutto amici dei loro figli. Ma quali amici? Se alla piccola malandrina non dai un bello scappellotto quando serve, con amore ben s’intende, quando mai imparerà? Se un arbitro non fischia i falli la partita degenera e si finisce con la rissa, se un genitore non impone (e sottolineo impone, anche se con affetto) una morale ed una regola di vita ai figli fa la loro rovina.

  8. …più che imporre,Sig.Cinelli,forse i genitori dovrebbero dare l’esempio,ed esser “presenti” ai figli…La tipa “ingenua” dell’edicola,temo non abbia avuto grandi es.da seguire come onestà…E cmque, mi sembra ,dal racconto di Silvana,che abbia una certa strategia e ben studiata meditatazione, x fregare il prossimo,…Ben diversa dalla marachella di fregar le ciliege occasionalmente,fatta da piccini…,con una certa ingenuità, x “sfidare”il mondo….Un saluto Elisabetta

  9. Cara Silvana,no,non ci conosciamo di persona,…”solo” tramite il blog del Pagliantini,che conosco,invece dal vivo,anche se da poco,tramite il Cintolesi…Si,meglio rischiar di esser fregati,…ma ho dispiacere cmque di questa “furbizia”tanto estesa,”esercitata”anche in tempi di “vacche grasse”…e che TEMO peggiori,visto ora, i tempi difficili…Un saluto e buona convalescenza Elisabetta

  10. Cara signora Elisabetta, nel migliore dei mondi possibili basta che genitori siano sempre presenti e diano il miglior esempio del mondo. In quello dove viviamo tutti noi no. Il mio delizioso bambino di tre anni e mezzo ha una astuzia ed un sommo studio nel programmare le sue azioni che è incredibile, e non ha modo di sapere cosa è bene e cosa è male solo dall’esempio; nel mondo in cui vive non ci sono solo i genitori, inevitabilmente c’é anche tanta altra gente non scelta da noi e non tutti sono buoni esempi. Qui sta il ruolo dei genitori, che oltre all’esempio e all’affetto devono dare anche la corretta, puntuale e fermissima indicazione di ció che è bene e di ció che è male. L’utopia montessoriana è bellissima ma, come tutte le utopie, fa danni. Io sono per un sano pragmatismo misto a sincero affetto.

  11. …si,il discorso è complesso,Sig.Cinelli…E credo davvero che il suo pargolo sia furbissimo,come tutti i bimbi di quell’età,che hanno ISTINTIVAMENTE “capito” come “manipolare”(in senso buono) i genitori x ottenere ciò che vogliono,…benevolmente.L’educazione viene dopo,…quella un pò più “strutturata”…Ma son daccordo con lei,che i tempi son difficili,x tutti…a tutti i livelli della società…Son tempi di stravolgimenti,non sempre positivi…Di buono c’è la riflessione,il riapprezzare e ricercare le cose,i rapporti veri e sani,autentici,nel rispetto dell’altro e del territorio,…e la famiglia è importantissima….Un saluto Elisabetta

    • In effetti il domenicale del Sole ci stava, nel fastello, fino a che c’è stato l’ottimo Chiaberge a farlo, poi il cosiddetto direttore Riotta ha pensato bene di distruggere, cacciandolo e l’attuale direttore Napoletano, purtroppo, ancora non l’ha risistemato (per i miei gusti). Supplisco altrimenti! E segnalo che La Lettura del Corsera spesso non è male, anche se ieri mi ha un po’ delusa…

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